|
AUTOSTRADE CON CORSIA D'EMERGENZA E SERVIZI CENTRALI
Il presente progetto concerne una nuova disposizione delle corsie di
traffico e di emergenza, in un'autostrada a doppia carreggiata, secondo
il seguente schema di base:
- come di consueto le corsie di emergenza sono poste alla destra delle corsie di marcia;
- le corsie di emergenza sono contigue tra loro e poste al centro del tracciato
autostradale e non ai margini.
Questa disposizione presenta alcune caratteristiche assai interessanti:
- massima distanza tra i veicoli veloci;
- possibilità di accesso da entrambe le direzioni per i mezzi di soccorso
e di controllo;
- centralizzazione dei servizi, SOS, assistenza, uffici, aree di servizio e sosta, etc., per un pieno utilizzo bidirezionale;
- entrate ed uscite più fluide.
Ovviamente ciò è possibile a condizione di riconsiderare
i principali nodi funzionali quali:
Ingressi terminali (Terminal)
Ingressi o svincoli intermedi
Svincoli a 3 rami a T
Svincoli a 3 rami isometrici
Svincoli a 4 rami
Stazioni di servizio e
aree di sosta esterne
Stazioni di servizio e
aree di sosta interne
CONFRONTO FRA LO SCHEMA ATTUALE
E LO SCHEMA DI PROGETTO
Questo progetto tratta la posizione delle corsie di emergenza nelle autostrade,
con traffico nelle due direzioni su distinte carreggiate separate da uno
spartitraffico.
Nella pratica corrente (schema a sinistra), le corsie d'emergenza, necessariamente
a destra del flusso di traffico delle rispettive direzioni di marcia, stanno
alle due estremità del tracciato, mentre i veicoli più veloci
scorrono in prossimità dell'asse dello stesso, su corsie opposte
assai prossime e separate da barriere più o meno continue.
La velocità relativa fra i veicoli che viaggiano nelle due direzioni
è pertanto massima in prossimità dell'asse (spartitraffico),
dove per contro la distanza fra di essi è minima.(Animazione 186 KB)
In caso di incidente, un veicolo può facilmente scavalcare la
barriera, e scontrarsi con i veicoli più veloci, che procedono nella
direzione opposta. Anche in caso di semplice urto e deformazione o spostamento
della barriera, si ha un grosso rischio per i veicoli che sopravvengono
velocemente nella direzione opposta.
Inoltre, nell'attuale sistemazione, il luogo di un incidente può
essere raggiunto dalla sola corsia di emergenza attigua al flusso di marcia
impedito dall'incidente, a meno di bloccare il traffico anche nell'altra
direzione di marcia. A questa condizione di totale blocco del traffico,
sono oggi soggette anche le necessità di inversione del senso di
marcia, dei mezzi di soccorso e delle ambulanze, e delle operazioni di
sgombero.
L'obiettivo del progetto (schema a destra o animazione 196 KB) è quello di migliorare
la sicurezza e facilitare l'accesso al luogo dell'incidente, solamente
con una differente collocazione delle corsie di emergenza, che pur restando
alla destra della carreggiata, sono adiacenti all'asse del tracciato, con
la conseguenza che la zona di spartitraffico, può ospitare dei diffusi
passaggi controllati per le eventuali inversioni di marcia, oltre alla
istallazioni fisse, (comprese le aree di servizio e/o di sosta, con gli
opportuni allargamenti atti a contenerle).
Gli schemi ai margini mostrano la collocazione delle corsie d'emergenza
nella pratica corrente (schema a sinistra) e nel progetto (schema a destra).
Come gia detto, tutto ciò necessita di nuovi nodi funzionali:
Ingressi terminali (Terminal)
Ingressi o svincoli intermedi
Svincoli a 3 rami a T
Svincoli a 3 rami isometrici
Svincoli a 4 rami
Stazioni di servizio e
aree di sosta
CORSIE D'EMERGENZA
Le corsie d'emergenza adiacenti allo spartitraffico permettono interventi
della polizia, del carro attrezzi, delle ambulanze, dei vigili del fuoco,
etc. da entrambe le direzioni, e perciò più facili e rapidi.
Con uno schema di questo tipo è inoltre possibile sostituire
molti tratti dello spartitraffico con passaggi tipo "Telepass", in opportuni
slarghi per l'inversione di marcia. Su autostrade senza pedaggio, analoghi
slarghi anche più frequenti consentirebbero inversioni ad U assai
utili nel disimpegno di carreggiate bloccate da incidenti.
Per ultimo, ma non meno importante: gli impianti centralizzati (non
più laterali) di chiamata di soccorso, di eventuali prese antincendio,
etc, resterebbero attivi nel corso di lavori per aggiunta di nuove corsie.
CORSIE DI MARCIA E DI SORPASSO
Spostare le corsie più veloci dal centro alle due estremità
del tracciato significa:
notevole abbattimento dei rischi di salto di carreggiata e di scontro fra
veicoli provenienti dalle due direzioni;
possibile eliminazione delle barriere longitudinali continue ("New Jersey
barrier"), che se da un lato riducono il rischio del salto di carreggiata,
dall'altro diventano pareti mortali allorché l'impatto con esse
avviene con angolazione superiore ai 15°.
Tali barriere inoltre riducono la larghezza delle corsie di sorpasso
delle autostrade esistenti, in senso percettivo e talvolta anche in senso
reale; ed in particolari condizioni di luce si confondono con il piano
stradale.
AREE DI SERVIZIO E DI SOSTA
In alcuni casi il flusso di traffico si sviluppa prevalentemente in
una o nell'altra delle due direzioni. Aree di servizio, accessibili dai
due sensi di marcia, significa un miglior servizio a parità di pompe
e di addetti.
La stazione potrebbe collocarsi al centro in appositi slarghi del tracciato,
o svilupparsi in due ali, con carreggiate assiali in trincea. In quest'ultima
ipotesi si guadagnerebbe il confort acustico per gli utenti in sosta, e
lo spazio necessario alle carreggiate per aggirare in morbidi raccordi,
l'area unificata al centro. Questo tipo di area di servizio e/o di sosta
sarebbe un luogo assai adatto per inversioni della direzione di marcia
e (quindi) per incontri e scambi.
SVINCOLI E RACCORDI
Gli shemi seguenti esemplificano alcune soluzioni di base.
INGRESSI DI TESTA
Prima degli ingressi liberi o con casello è
necessario un sovrappasso per la trasposizione delle carreggiate.
Casello intermedio
Svincolo a 3 rami a T
Svincolo a 3 rami isometrico
Svincolo a 4 rami
Stazioni di servizio
e aree di sosta
SVINCOLO INTERMEDIO
Gli ingressi/uscite intermedie possono risolversi con
uno svincolo a tre livelli di sovrappasso, e pertanto più fluido
e costoso, rispetto a quelli in uso.
Ingressi ed uscite terminali
Svincolo a 3 rami a T
Svincolo a 3 rami isometrico
Svincolo a 4 rami
Aree di servizio e
di sosta
SVINCOLO A TRE RAMI A "T"
La funzione di questo svincolo, analoga ai classici
"svincoli a trombetta", è identica a quella del successivo svincolo
isometrico, ma preferibile a quest'ultimo se si vuole privilegiare
una direttrice particolare.
Ingressi ed uscite terminali
Svincolo intermedio
Svincolo a 3 rami isometrico
Svincolo a 4 rami
Aree di servizio e
di sosta
SVINCOLO A TRE RAMI ISOMETRICO
Svincolo adatto a tre direzioni della medesima importanza.
E' assai compatto e fluido (senza il "cappio" dello
svincolo a
trombetta), è però sicuramente più
costoso.
Ingressi ed uscite terminali
Svincolo intermedio
Svincolo a 3 rami a "T"
Svincolo a 4 rami
Aree di servizio
e di sosta
SVINCOLO A QUATTRO RAMI
Con due soli cappi e ben sei raccordi diretti, è
assai fluido e
sicuro, in quanto elimina il pericoloso intralcio
tra i veicoli in uscita e quelli in entrata, tipico dello svincolo a "quadrifoglio".
Per contro è sicuramente molto più costoso.
Ingressi ed uscite terminali
Svincolo intermedio
Svincolo a 3 rami a "T"
Svincolo a 3 rami isometrico
Aree di servizio
e di sosta
STAZIONI DI SERVIZIO
ED AREE DI SOSTA
Lo schema sopra, con l'autostrada che scorre in trincea,
o in sotterranea, assicura un buon confort acustico agli utenti.
Lo schema sotto vede le aree abbracciate dalle carreggiate.
Son necessarie ampie superfici per costruire tracciati fluidi e sicuri.
In entrambe le ipotesi, alla possibilità di
inversioni del senso di marcia consegue la comodità di incontri
e scambi materiali.

Ingressi ed uscite terminali
Svincolo intermedio
Svincolo a 3 rami a "T"
Svincolo a 3 rami isometrico
Svincolo a 4 rami
CARATTERISTICHE DERIVANTI
Dalla nuova impostazione, oltre a quanto già illustrato, discendono
anche le seguenti caratteristiche:
-
Le uscite precedono sempre gli ingressi (ciò non sempre avviene
negli abituali raccordi dove, anzi assai spesso, c'è un reciproco,
pericoloso intralcio tra le due funzioni).
-
Le rampe di ingresso-accelerazione sono normalmente in sovrappasso, mentre
le rampe di uscita-decelerazione sono in sotto passo. Contrariamente a
quanto può accadere ad un veicolo in decelerazione, è assai
improbabile che un veicolo in entrata-accelerazione possa uscire di strada
e saltare il sovrappasso.
-
Le porte "Telepass" sono collocate agli estremi del tracciato come di consueto
(la necessità di poter invertire il senso delle porte centrali in
base alla intensità di traffico è rispettata). E però
anche garantita la sicurezza di allineamento con le corsie di sorpasso,
e si evita l'intreccio fra mezzi diretti alle corsie d'emergenza, o ai punti Blu (che possono essere centralizzati e quindi utilizzabili da entrambe le direzioni) e veicoli
in rapido passaggio.
-
Tranne pochi casi i raccordi sono diretti ed intuitivi, senza cappi o nodi.
-
I raccordi descritti sono molto compatti, con qualche triplo livello, mentre
i sovrappassi (o i sottopassi) supportano carreggiate unidirezionali.
Inizio
Confronto
Terminal
Svincolo intermedio
Svincolo a 3 rami a "T"
Svincolo a 3 rami isometrico
Svincolo a 4 rami
Aree di servizio e
di sosta
Home
Grazie per l'attenzione.
Arch. VincEnzo Ricceri - Milan - Italy (Copyright
1992)
Vedasi anche il contributo al convegno S.I.I.V 2000 |